Terni, canne e alcol a 12 anni e la Comunità Incontro apre "Rifugio Sole" a piazza della Pace

Il centro d'ascolto alla Cittadella delle associazioni

Terni, canne e alcol a 12 anni e la Comunità Incontro apre "Rifugio Sole" a piazza della Pace
di Nicoletta Gigli
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Mercoledì 15 Maggio 2024, 00:00

TERNI - Sono ancora bambini ma hanno già provato l’effetto che fanno gli stupefacenti.

Il primo contatto con la droga, per 55 persone intervistate dalle unità di strada della comunità Incontro al lavoro su Terni, Narni e Amelia, è avvenuto a 12 anni. Quasi settanta i tredicenni che si avvicinano alle sostanze mentre sono oltre cento gli adolescenti che hanno conosciuto gli stupefacenti per la prima volta a 14 anni.

La prima sostanza è la cannabis, seguita dal tabacco e dall’alcol, e l’assunzione avviene soprattutto durante il tempo libero e in compagnia di amici.

I numeri restituiti dal progetto InDipendente Salute, il contenitore ideato dalla Comunità Incontro e realizzato col contributo della fondazione Carit, sono allarmanti.

I 372 questionari anonimi somministrati a ragazzi e ragazze tra i 12 e i 19 anni sono la conferma di un’emergenza che riguarda consumatori sempre più giovani, molti dei quali sono poco più che bambini.

Si raggiungono numeri da criticità sociale quando si parla di adolescenti alle prese con l’uso di nuove sostanze create in laboratorio con mix sconosciuti anche agli addetti ai lavori.

Un quadro che ha convinto la Comunità fondata da don Pierino Gelmini a riaprire “Rifugio Sole”. Il centro di ascolto sulle dipendenze che negli anni novanta fu un supporto prezioso per ragazzi e famiglie riparte da piazza della Pace, nel cuore del quartiere Italia, nei locali della Cittadella delle associazioni messi a disposizione dal Cesvol.

«Un centro, ubicato in un quartiere storicamente complesso ma a disposizione di tutta la città - dice Giampaolo Nicolasi, coordinatore della Comunità Incontro - che svolgerà una concreta forma di aiuto e orientamento alle famiglie e alle persone con dipendenze patologiche.

Opereremo col supporto dei servizi territoriali, a partire dal Serd, e con la nostra equipe multidisciplinare che ancora un volta vuole giocare d’anticipo».

Al taglio del nastro in piazza della Pace ci sono le massime autorità, dal prefetto, Giovanni Bruno, al questore Bruno Failla, al comandante dei carabinieri colonnello Antonio De Rosa. Tutti convinti che la droga non sia solo «un problema di polizia», che si debba operare ogni giorno e con ogni mezzo a disposizione puntando tutto sulla prevenzione. Tutti grati per questo progetto nato dalla collaborazione tra la struttura fondata da Don Pierino e padre Stefano Tondelli, della Caritas diocesana, che d’ora in poi assicura alla città un punto di riferimento di prossimità in cui trovare ascolto, assistenza psicologica, informazione sulle sostanze e relative conseguenze. Aperto ai ragazzi ma soprattutto alle famiglie, che cercano aiuto per i figli finiti nel tunnel e non sanno a quale porta andare a bussare.

“Rifugio Sole”, con la presenza di psicologi e operatori sociali della comunità, è aperto ogni martedì e giovedì dalle 17 alle 21.

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